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      PORSCHE 911 RSR 3.8 Turbo , LE MANS 1994 #52 - a cura di Massimo GEMINIANI

 

La vettura:  Partendo dalla 911 Carrera RS di serie, equipaggiata con il motore di 3,6 litri, nel 1993 viene sviluppata un’auto esclusivamente da corsa, con un motore di 3,8 litri destinata alle competizioni. Tale vettura ottiene numerosi successi nelle gare di durata e viene evoluta e prodotta in 51 esemplari fino al 1997. L’incremento della cilindrata da 3,6 a 3,8 litri è ottenuto tramite l’impiego di pistoni e cilindri con alesaggio di mm 102. La potenza raggiunge i 350 CV  e la vettura viene “penalizzata” a seconda delle gare con delle flange di aspirazione limitate (nel caso di Le Mans, mm 48). Il cambio è fornito di 5 marce + retro ed i rapporti sono selezionabili liberamente.  Le ruote sono le Speedline in magnesio da 18” larghe anteriormente 9” e posteriormente 11”. Infine la carrozzeria che, partendo da quella di serie,  viene rinforzata con l’impiego di un roll-bar a gabbia Matter..

La 24h del 1994:  Sfruttando una pecca regolamentare, il magnate tedesco Jochen Dauer iscrisse alla gara una vecchia Porsche 962, che nel frattempo aveva omologato stradale, nella categoria GT. Con il sostegno della casa di Stoccarda la Dauer-Porsche 962 GT con l’equipaggio Dalmas-Haywood ed il nostro Mauro Baldi riuscì nell’impresa di vincere la 62° edizione della gara, battendo nettamente la Toyota 94 CV iscritta nella categoria prototipi. La nostra Porsche 911 RSR con l’equipaggio formato da Dupuy-Pereja-Palau, riuscì a vincere la categoria GT2 con una gara regolare, sfruttando la sua perfetta affidabilità.

Il mio modello La “vera” macchina da corsa per i gentleman driver e per i professionisti, presente nelle corse di tutto il mondo dagli anni 70 con la stessa gloriosa cifra 911. La scelta è caduta sulla versione 3,8 Turbo vincitrice della propria classe nel 1994. Il kit è della Renaissance (n° 004/52), acquistato qualche anno fa. Sul sito della ditta francese sono presenti, scaricabili, le fotografie della vera vettura, utilissime in fase di montaggio. Ritengo che questo kit sia dedicato a modellisti esperti in quanto composto da circa 90 pezzi; nel corso del montaggio ho riscontrato parecchie difficoltà nel far combaciare tra loro i pezzi con l’obbligo di doverli adattare e modificare. Esiste inoltre la variante di poter costruire la vettura con la portiera lato pilota aperta; scelta che ho fatto, ma ovviamente va riconsiderato completamente il dettaglio del cockpit. Per poter fare questa modifica occorre segare dalla scocca la portiera; così facendo si indebolisce parecchio la scocca e quindi occorre prestare moltissima attenzione nel maneggiarla

 Scocca: detto questo, partiamo col togliere le bave di stampa. Occorre poi, visto la scelta della portiera aperta, (che nel frattempo abbiamo adattato all’apertura) ridurre lo spessore interno di tutti i montanti. A parte adattiamo i fascioni dei paraurti, i sottoporta e l’alettone visto che sono tutti pezzi separati.

Cerchi: ottimi quelli forniti. Una volta montati sono veramente molto belli..

Abitacolo: pianale e roll-bar vanno verniciati di bianco come la carrozzeria; l’unica cosa da fare, pertanto, è quella di montare e verniciare il tutto prima di “riempirlo”con gli “accessori” presenti. L’intera gabbia del roll-bar è stata completamente ricostruita con dei fili di stagno (è malleabile e quindi l’ideale per farla combaciare perfettamente alla scocca). Terminata questa prima operazione ho installato i cablaggi, l’estintore, la centralina alle spalle del sedile del pilota (reso più realistico personalizzando con la decals in kevlar il retro), le cinture di sicurezza (rosse), il faro di riconoscimento (arancione) posizionato sul montante destro del roll-bar ed il trasponder sul lato destro. Ho personalmente aggiunto poi la pedaliera ed il poggiapiedi in fotoincisione, la leva del cambio tornita e rifatto i bocchettoni dell’aria forzata per il raffreddamento dell’abitacolo. Le decals fornite hanno completato questa parte. Il cruscotto (nero satinato) è stato completato a parte e  montato per ultimo sulla traversa anteriore. Per finire ho applicato ai pannelli delle porte la decals-carbonio.

Verniciatura:  Come già accennato sopra la scocca, l’alettone e gli interni sono TALKEN BIANCO LUCIDO RAL 9010; i fascioni ed i sottoporta in ROSSO FIAT 120. Ovviamente prima di spruzzare la vernice occorre eseguire la “procedura standard”: sgrassare il tutto con ACETONE e dare una prima mano di PRIMER.. .

Decals: un po’ sottili ma per noi non c’è problema: una mano di MICROSCALE e sono pronte! Ottime e complete

Finitura: prima di stendere un paio di mani di TRASPARENTE LUCIDO TALKEN assembliamo alla scocca i fascioni paraurti e i sottoporta. Posizioniamo infine i vetri con la modanatura nera semilucida, i tergi, i fari e i proiettori supplementari (giallo traslucido TAMIYA X 24). Jack aria compressa, stacca batteria, antenna e ganci ferma cofano completano il nostro montaggio. Ricordiamoci la “nostra” portiera che posizionata aperta rende questo modello spettacolare.

Conclusioni: il kit è certamente per “palati fini”. Diciamo che l’alternativa di montarlo con la portiera chiusa è forse alla portata di molti più modellisti. Ovviamente non è la stessa cosa! La resina del kit è molto tenera e facile da lavorare. Le istruzioni sono complete e riuscendo a scaricare le fotografie dal sito si ha veramente una vera traccia per il montaggio. A mio parere è necessario aggiungere qualche dettaglio in più recuperato nel nostro magazzino. L’unica perplessità è la mancanza della decals per le gomme.

 

 

 

Massimo Geminiani  (Novembre 2009)

 

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