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       PORSCHE 911 RSR GT3 LM 2005 #80 - a cura di Massimo GEMINIANI

 

La vettura:  con il numero di telaio 693062 fu schierata dal Team statunitense Fliyng Lizard Motorsport con i piloti Neiman-Pechnik-Van Overbeek. Questo Team, presente da anni alla gara con ottimi risultati, ottenne l’appoggio semi-ufficiale della Porsche. La vettura era il modello 996 dell’ormai collaudatissima 911 la cui evoluzione iniziò dai modelli 993 degli anni precedenti. In linea generale la Porsche forniva ai Team  un kit di trasformazione per poter partecipare alle gare internazionali. Con questi sviluppi, il motore 6 cilindri boxer di 3.600 cc, arrivava ad erogare circa 440 CV a 8.500 giri al minuto. Con questa vettura la Casa di Stoccarda impiegò, per la prima volta, il cambio sequenziale a 6 velocità

La 24h del 2005: Per il secondo anno consecutivo l’Audi non si presentò alla gara in veste ufficiale. Cedette le proprie R8 ai Team Champion (USA) e alla fracese Oreca ma utilizzò comunque i propri piloti. Vinsero infatti Letho-Werner-Kristensen sulla vettura n° 3 della squadra americana. Alla gara partecipò anche il pluri-iridato dei rally Sebastian Loeb a bordo di una Pescarolo C 60 nella categoria LMP1. La “nostra” Porsche giunse seconda nella categoria LMGT2 e 13° assoluta percorrendo 4.409 chilometri alla media di 183,40 km/h

Il mio modello: Ho acquistato tempo fa a € 49,50 il Kit della francese Provence Miniatures contraddistinto dal n° KC 068, composto da una trentina di pezzi. La scocca, il pianale, il cruscotto ed il sedile sono in resina. Completano il tutto pezzi in metallo bianco, fotoincisioni, il foglio delle decals ed un esauriente riepilogo fotografico del modello finito, ritratto in diverse angolazioni. In aggiunta a ciò ho usufruito di alcune fotografie della vettura vera eseguite direttamente in pista e che sono a disposizione di chi ne farà richiesta.

Montaggio: Scocca: Mi ha piacevolmente sorpreso trovare una scocca con pochissime bave di stampa e senza alcun difetto di fusione. E’ bastato quindi carteggiarla con carta particolarmente fine (800) e provvedere alla prima mano di Filler.Abitacolo: Anche in questa fase ho trovato la resina di ottima qualità. Il lavoro  principale è stato quello di far combaciare perfettamente la gabbia del roll-bar (in metallo bianco) alla carrozzeria. Una volta  fatto ho verniciato il tutto in BIANCO LUCIDO TALKEN RAL 9010 aggiungendo successivamente i vari cablaggi, le centraline, l’estintore, la leva del cambio e per ultimo il sedile verniciato in nero opaco con le cinture di sicurezza in rosso. Le decals “Recaro” del sedile, il  logo della 24 ore sul roll-bar sono state applicate per ultime. Il cruscotto, posizionato alla fine per facilitare il lavoro sin qui esposto, ha la parte superiore in grigio Humbrol matt 27. Il volante è nel classico nero satinato ed, in questa fase, ho aggiunto il bocchettone per l’aria destinata al pilota, autocostruendolo.Cerchi: Le mie fonti fotografiche hanno permesso di modificare la colorazione dei cerchi. La vettura ha corso con i cerchi nero lucido mentre nelle foto ufficiali della presentazione risultano essere cromati così come nei modelli die-cast presenti sul mercato. Ho sostituto anche i dischi freno e le relative pinze scegliendo quelli prodotti da Sprint 43 (ref. Z12): gli originali erano troppo grandi di diametro e privi dei fori per la ventilazione. In ultimo ho inserito i dadi esagonali cromati recuperati nel mio “magazzino”.

Verniciatura: La vettura è nel classico bi-colore caratteristico del Team. La parte anteriore e l’alettone sono in GRIGIO CHIARO METALLIZZATO FIAT 620, la posteriore ed il tetto in ROSSO RENAULT 075 (così come suggerito dal produttore del kit). A lavoro ultimato mi sono accorto che il rosso era leggermente scuro rispetto alle decals fornite per il cofano anteriore, ma ormai era troppo tardi per “fare retromarcia”. Ho steso prima il grigio chiaro mascherando il posteriore dal tetto al vetro laterale fino a tutto il passaruota. Lasciato asciugare BENE questo colore, ho provveduto a mascherarlo ed alla stesura del rosso. Prima dell’applicazione delle decals ho preferito stendere inizialmente una prima mano di TRASPARENTE LUCIDO TALKEN per dare uniformità ai due colori.

Decals: Ottime e complete. Come sempre, nei punti difficili, è meglio ammorbidirle con il prodotto apposito. Mancano solo le frecce arancioni di indicazione dei ganci ferma cofano posteriori.

Finitura: Devo riconoscere che il modello finito sarebbe comunque stato molto buono, ma si sa, noi modellisti se non facciamo delle modifiche, anche piccole, per personalizzare il nostro prodotto non siamo contenti, allora ho aggiunto: il jack aria compressa e lo stacca batteria ai piedi del vetro anteriore, lo specchio retrovisore interno, l’antenna, il gancio ferma cofano anteriore. Ho modificato leggermente le paratie dell’alettone. Ho sostituito una parte delle griglie proteggi radiatori. Il plexiglass dei fari anteriori è stato verniciato in GIALLO TAMIYA  X24. La vera nota dolente è questa: la vettura aveva i vetri a specchio e nonostante i miei tentativi di riprodurli, i risultati sono stati sempre insufficienti. Ho preferito quindi tralasciare questo dettaglio per evitare pasticciate poco realistiche.

Conclusioni:  A lavoro finito e, confrontato con le fotografie del foglio di istruzioni, si nota che le modifiche apportate hanno ottenuto l’effetto desiderato. La macchina è molto “cattiva” e dopo aver curato l’assetto in modo particolare, molto realistica. Si tratta di un’ ennesima versione della mitica 911 che non dovrebbe mancare nella vetrina di un collezionista della 24 ore

 

Massimo Geminiani  (Novembre 2010)

 

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